Dal prossimo anno entrano in vigore le disposizioni previste dalla Legge 30 dicembre 2018, n.145, che obbligano gli enti che non rispettano determinate condizioni a stanziare un accantonamento su un apposito fondo di bilancio, sul quale non sarà possibile disporre impegni e pagamenti.
Infatti entro il 28 febbraio 2021, gli enti il cui debito al 31 dicembre 2020, così come rilevato dalla PCC, risulti superiore al 5% del totale delle fatture ricevute nel medesimo esercizio, devono ridurre il debito relativo alla medesima data del 10% rispetto a quello registrato al 31/12/2019.
Il comune incorre in obblighi di accantonamento anche qualora non siano rispettati i tempi medi di pagamento (c. 862, L. 145/2018), in caso di tempo medio ponderato di ritardo nei pagamenti maggiore di 0. Il tempo medio ponderato di ritardo è elaborato mediante la Piattaforma Crediti Commerciali, pertanto è importante accertarsi che le informazioni ivi contenute, anche quelle relative alla data di scadenza delle fatture, siano corrette.
L’accantonamento è previsto anche per quegli enti che non hanno trasmesso alla piattaforma elettronica le informazioni relative all’avvenuto pagamento delle fatture.
Al fine di evitare l’obbligo di accantonamento sul Fondo di garanzia debiti commerciali, è dunque importante controllare ed eventualmente trasmettere alla PCC:
Il servizio di durata annuale, ha lo scopo di supportare il Comune nella gestione di singole problematiche a cui si può andare incontro nella gestione della PCC. Comprende:
All’attivazione del servizio, il cliente verrà contattato direttamente da un consulente specializzato di MACPAL, per richiedere i dati necessari all’espletamento del servizio e supportarlo in tutte le sue diverse fasi: